domenica 23 settembre 2012

un'amara tisana

Boato sordo, un violento tonfo spezza il silenzio di questo grigio paesaggio. Mi sveglio di soprassalto, matido di sudore, col fiato corto. M'asciugo la fronte con un bucato foulare di seta appartenuto a qualche vecchia megera ingioiellata. Perdo il mio sguardo sulla parete opposta della stanza. Cerco il vecchio orologio stile retro preso in prestito in biblioteca. La lancetta orfana da quella dei minuti segna le 12 o giù di li, troppo tardi ormai per uscire, bhe! Resterò dentro per oggi. Scosto le tendine da bar, guardo fuori oltre la strada, il sole brucia e trasforma le cose, l'usura ha piegato in ginocchio un vecchio traliccio che si e' portato dietro il tetto di una casa......ecco chi mi ha dato la sveglia. La notte mi ha lasciato un sapore Ferruginoso e amaro in bocca cercherò di farlo sparire con una tisana di erbe ancora più amara del regalo notturno di Morfeo. Al risveglio e' consuetudine ormai, non si dorme piu come un tempo come quando da bambino beato sprofondavi tra le note del notturno assenzio e aspettavi la mamma al risveglio col suo dolce profumo e quel sorriso che t'avrebbe cullato per l'intera giornata.......troppo lontano ormai. I minuti passano e riaffiorano come uno specchio rotto i pezzi del mio sonno notturno, da mesi non sogno o meglio non ricordo ma adesso compare a macchie distinte. UN PICCOLO UOMO, UN BIMBO SENZA VOLTO PIANGEVA POICHÉ NON RIUSCIVA A TROVARE L'INGRESSO CHE PORTAVA ALLA SUA CULLA, VOLEVA IL SUO ORSO, VOLEVA LA SUA CULLA, PIANGEVA SOLO ED ATTORNO FASCE DI ZUCCHERO COLORATO DANZAVANO IN ARIA.IL PIANTO SCIVOLO' LUNGO LE BRACCIA CHE GLI SI ALLUNGARONO E LUI FELICE COSÌ POTEVA PRENDERE LA LUNA PER FARSI STRADA ILLUMINARE LO SPAZIO ATTORNO E RITROVARE LA STRADA VERSO LA CULLA.ERANO COSÌ LUNGHE CHE RIUSCÌ FACILMENTE A PRENDERE LA LUNA MA QUANDO CI ARRIVO SVITANDOLA SI ACCORSE CHE ERA UNA LAMPADINA E SPENTA CADENDO A TERRA SI FRANTUMO'.IL BIMBO TORNO A PIANGERE E PIANSE COSI TANTO CHE AL BUIO NON SI ACCORSE CHE AVEVA RIEMPITO LA STANZA DI LACRIME.......MORÌ ANNEGATO...... Poi mi sono svegliato adesso sorseggio questo stupido intruglio

sabato 22 settembre 2012

Eterna materia

mi sono inoltrato in citta' stamane,tra le vecchie case semibruciate e uccise dal soffio del vento un odore dolciastro danzava nell'aria, denso, statico, padrone del tempo.E' l'odore della terra concimata con le ossa dei morti, di chi ha deciso di non proseguire la salita,di chi e' stato messo in ginocchio da una stupida mano di poker.Mi perdo ogni volta guardando quel che rimane dei giorni di chi abitava questi loculi serali, ricche caverne adornate a templi greci, nell'inutilità postuma rimango stupito a veder intatto solo ciò che non serve. Superfluo. Schema di una antica civiltà. Rovisto e rigiro tra le cose sparse qua e la, tra i cocci rotti di chi ha già pagato. Rovisto e controllo per cercare qualcosa che sia utile oggi, il più delle volte ne trovo, MA MOLTE ALTRE VOLTE .......NO!!!!!

giovedì 20 settembre 2012

Una bambola per cena

rientro adesso stanco dalla caccia, le mie ossa ridono isteriche. Il vecchio dolore alla gamba sinistra riaffiora, e da giorni che al rientro puntualmente tento di scardinare la vetrata blindata del negozio di Mario non oso immaginare a quanto ben di Dio ci sia dentro, starei a posto per almeno un mese. Mi sono allontanato un po' troppo oggi e tutto questo per un misero bottino: una scatola semi ammaccata di pelati, una in gran forma di ceci, uno smunto ratto di citta' serviranno a metter a bada almeno per stasera la fame del mio stomaco e sulla strada del ritorno una VECCHIA BAMBOLA SERVIRÀ A METTER A BADA LA FAME DELLE MIE LACRIME

il sole s'alza ancora

apro gli occhi in questo maledetto mesto giovedì mattina. Come ogni giorno la fuligine copre la pelle del cielo, la mia vista, ogni cosa nel raggio di almeno 500 km ma al tempo allevia il fastidio che procura il sole ai miei occhi. Il sole l'unico che ancora segue dei ritmi cicli vitali che furono chiave della umana civiltà. Scomparsa ormai da quasi 80 anni. Il cielo s'alza ancora e con lui io .